Introduzione a Java

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view post Posted on 7/5/2010, 21:41

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Inizialmente nato come un progetto per implementare codici di programmazione dentro apparecchi elettronici di comune utilizzo casalingo, originariamente chiamato OAK da James Gosling, oggi Java è il più popolare linguaggio utilizzato nella rete internet e in tutte le piattaforme che ne abbiano bisogno, è un linguaggio Class-Based (basato su Classi) e Object Oriented (orientato agli oggetti), specificamente disegnato per implementare qualsiasi tipo di dipendenze necessarie.

Le numerose vicende legate all'innovazione e alla tecnologia sempre più all'avanguardia, hanno portato ad una necessaria svolta nel campo dello sviluppo, analisi e nella programmazione di soluzioni informatiche. Nell'hardware abbiamo continui aggiornamenti, sempre maggiori sono le novità e le nuove tecnologie, il mondo informatico si divide in tante piattaforme software dedicate o meno: sempre più spesso le aziende preferiscono utilizzare macchine e programmi dedicati, come il Mac, le Silicon Graphic, Linux, Solaris, ecc.

Quindi come possiamo noi poveri programmatori sviluppare soluzioni che possono funzionare su ognuna di queste differenti piatatforme, server o workstation? La risposta è Java! Deriva da uno dei linguaggi più potenti e utilizzati al mondo: il linguaggio C++, la differenza sostanziale è che il C e C++ sono spesso utilizzati come soluzioni di ricerca, Java è più raccomandato per la produzione. Come sintassi è molto semplice da comprendere per la maggiorparte degli sviluppatori che già conoscono C o C++ o linguaggi da esso derivati (Bash, PHP, Perl). La novità e la grandiosità di Java è proprio quella di poter girare su qualsiasi piattaforma, in effetti è detto anche un linguaggio Multipiattaforma: ovvero offre la possibilità ai programmatori di sviluppare il proprio programma una sola volta e di eseguirlo in numerose piattaforme senza dover riscrivere nessun codice.

Il segreto della Multipiattaforma Java è tutto racchiuso nella Java Virtual Machine (JVM): ovvero un piccolo software che ha le sue versioni per quasi tutte le piattaforme conosciute, Windows, Linux, Mac, ecc... non interessa più al programmatore sviluppare la propria soluzione seguendo le regole del sistema operativo o dell'hardware instalato. Naturalmente ciò consente di sviluppare codice di programmi anche per dispositivi differenti dai personal computer o dai server: Una appropriata Java Virtual Machine si può inserire molto facilmente in un cellulare, in un forno a microonde o in un frigorifero (esagerando); dando la possibilità di sviluppare codice Java che interagisca con i comandi elettronici del dispositivo e programmarci un piccolo sistema operativo dedicato che automatizzi i processi.

Nato dalla grande azienda Sun Microsystem, ottimizzato per i loro server Solaris e workstation multiprocessori Sparkle, Java risulta essere la soluzione per tanti sviluppatori che si sono trovati davanti a dei limiti insuperabili con altri linguaggi, nel sito Java della Sun http://java.com potete trovare gratuitamente tutte le versioni della Java Virtual Machine, il sito è ottimizzato per distinguere il sistema operativo che si utilizza e automaticamente seleziona per noi la versione adatta alla piattaforma in cui dobbiamo installarla.

Java stesso si divide essenzialmente in tre piattaforme differenti, utili a seconda dell'uso e del tipo di progetto da sviluppare:

* Java 2 Standard Edition (J2SE) - E' la piattaforma più utilizzata, contiene il Java Developer Kit che serve per compilare i codici sorgenti Java.
* Java 2 Enterprise Edition (J2EE) - Una piattaforma di sviluppo interamente dedicata a soluzioni Client - Server, utilizza un Application Server che memorizza gli oggetti, i database ed i componenti nel server, che saranno poi utilizzati dallo sviluppatore Java Client: alcuni esempi sono le JSP, le Servlet gli EJB.
* Java 2 Micro Edition (J2ME) - La piattaforma di sviluppo per i dispositivi portabili, come cellulari o palmari.

Naturalmente si necessita di conoscere almeno la prima piattaforma per poter dire di saper programmare in Java. Inoltre questo meraviglioso linguagigo di programmazione è forse l'unico ad essere davvero degno di nominarsi Linguagigo Orientato agli Oggetti, questo perchè esso stesso si definisce un oggetto classificabile che racchiude tante categorie (Packages) con altrettanti oggetti (Classi), la teoria e la pratica sulla Programmazione Orientata agli Oggetti (OOP) sarà descritta in seguito nell'ottavo capitolo.

Iniziamo il nostro viaggio sulla programmazione orientata agli oggetti in Java, cominciando a studiarne nei particolari tutte le potenzialità che ci offre e partendo dai codici sorgenti e da come possiamo scriverli.
 
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